Tesla ha compiuto il turnaround?

Cifre in attivo

Tesla ha compiuto il turnaround?

25 ottobre 2018 agvs-upsa.ch – Il capo di Tesla, Elon Musk, ha mantenuto la sua promessa: la casa californiana produttrice di auto elettriche ha conseguito utili nel terzo trimestre. Si tratta di un’inversione di tendenza consolidata?
 
sco. Ad agosto Elon Musk ha azzardato annunciare che Tesla avrebbe portato i conti in attivo nel terzo e nel quarto trimestre, conseguendo un flusso di cassa libero positivo. Gli analisti e le borse hanno reagito con scetticismo, ormai abituati a vedere disattese le promesse di questo imprenditore volitivo.
 

La Model S è sul mercato dal 2012.
 
Tesla raddoppia il fatturato
Ma stavolta Elon Musk ha tenuto fede alla parola data. Nel terzo trimestre dell’esercizio 2018 Tesla ha presentato un utile di 312 milioni di dollari, dopo la perdita di 718 milioni del trimestre precedente. Il cash flow libero ammonta a 881 milioni di dollari, il fatturato è raddoppiato rispetto al secondo trimestre toccando i 6,1 miliardi di dollari. Evidentemente Tesla ha risolto i problemi legati alla Model 3. Nell’ultima settimana del trimestre sono state prodotte 5300 unità di questo modello di media categoria. La borsa ha reagito con euforia e le azioni Tesla hanno guadagnato il 13% subito dopo l’annuncio delle cifre trimestrali. I timori che le casse di Tesla potessero svuotarsi, decretandone un’imminente insolvenza o una vendita forzata, sembrano così svaniti, almeno per ora. È solo la terza volta nella storia dell’azienda che il pioniere della mobilità elettrica non chiude il trimestre in perdita.
 

Da luglio a settembre Tesla ha venduto più di 50’000 unità della Model 3, che dal 2019 sarà disponibile anche in Europa.
 
Allarme utili per Daimler
Le cifre trimestrali di Palo Alto sono interessanti se confrontate con quelle delle case automobilistiche tradizionali. Infatti, nello stesso periodo Mercedes ha dovuto lanciare l’allarme utili. «L’industria automobilistica si trova in una situazione difficile e Daimler non fa eccezione», ha spiegato il CEO uscente Dieter Zetsche. In nove mesi Daimler non ha segnato utili bensì ha bruciato 60 milioni di euro. La quotazione delle sue azioni ha toccato il minimo degli ultimi cinque anni e dall’inizio dell’anno il gruppo ha perso più di 20 miliardi di euro in termini di valore borsistico. Il dieselgate, il conflitto commerciale tra USA e Cina, le vertenze giudiziarie e i problemi legati alla certificazione conforme alla nuova procedura di prova per i gas di scarico WLTP pesano sui risultati del costruttore tedesco. Non sono rosee neppure le previsioni per BMW e Volkswagen, che deludono le aspettative di inizio anno.
 
Le case automobilistiche tedesche non tengono il passo con la mobilità elettrica che avanza? Sono tutte pronte a suonare la gran cassa per i loro modelli elettrici e a recitare il mantra dell’importanza della mobilità elettrica. Ma lo pensano davvero? «Elon Musk insegue il sogno di liberare il mondo dalla dipendenza del petrolio», afferma il «Financial Times». «I tedeschi invece presentano le auto elettriche solo per rispettare le regole dell’UE.»
 
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