Garagisti: ancora la principale fonte di informazioni

Garagisti: ancora la principale fonte di informazioni

4 aprile 2016 agvs-upsa.ch – Secondo lo studio sull'auto 2016 del Tages-Anzeiger, il concessionario o il garagista sono ancora il primo riferimento per chi desidera informazioni in vista dell'acquisto di una vettura nuova.

Lo studio condotto dal Tages-Anzeiger è giunto già alla sua 8a edizione. Rispetto alla 1a edizione del 2002, dal 2008 il sondaggio si svolge online, anche perché, secondo la responsabile del progetto di ricerca di mercato Lea Waibel, Internet svolge un ruolo sempre più importante per i conducenti di veicoli nuovi in Svizzera. Infatti, lo studio rivela che per il 39% degli svizzeri tedeschi intervistati il sito web di un marchio è la seconda fonte d'informazione in termini d'importanza, di gran lunga più consultata delle riviste specialistiche, ad esempio. Nella Svizzera romanda questa quota è del 35%.

Ma la primissima fonte di informazioni in vista dell'acquisto di un'auto rimane ancora il concessionario o il garagista, nonostante l'offerta online cresca costantemente. Lo studio rivela che, prima di acquistare una vettura nuova, il 74% degli svizzeri tedeschi e il 72% degli svizzeri romandi si recano innanzitutto in un garage.

Internet però è un concorrente da prendere molto sul serio da parte dei garagisti. Secondo Waibel, l'ordinazione online senza alcun contatto con il concessionario sta diventando una realtà anche per il settore dell'automobile. Attualmente il 15% degli intervistati nella Svizzera tedesca prende in seria considerazione l'idea di configurare online l'auto nuova e anche di ordinarla direttamente. Nella Svizzera romanda questa quota è per ora solo del 5%, quindi molto inferiore alla Svizzera tedesca. Tuttavia, in entrambe le regioni linguistiche il 19% contempla l'idea di configurare online l'auto desiderata, ma non di procedere all'ordine.

Per i garagisti e i concessionari è tuttavia importante il fatto che, prima dell'acquisto della nuova auto, il 72% degli svizzeri tedeschi e il 73% dei romandi abbiano richiesto una prova su strada. Una prova vera, non virtuale. D'altro canto rimangono comunque ancora un 22% di svizzeri tedeschi e un 28% di svizzeri romandi che preferiscono lasciare al concessionario l'intera gestione della pratica d'acquisto.

 
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